Come accennato in un precedente articolo, restiamo in attesa di assistere alla trasmissione che la Rai dedica a Tina Anselmi. Trasmissione che dovrebbe avere un alto valore simbolico, in quanto l’esponente politica democristiana fu la prima donna a ricoprire un incarico ministeriale e di grande impatto sociale, al Ministero del Lavoro ed a quello della Sanità. Ma al di là del primato, sono tanti i meriti ascrivibili a Tina Anselmi, come deputato e ministro per aver difeso le condizioni normative dei lavoratori, ampliando i diritti ed assumendo posizione coerenti e coraggiose sulla promozione umana e sociale della donna e della madre di famiglia.
Oggi, che, nei fatti, i diritti si negano e non si propugnano, ci sono anche segretarie di partito che in nome del femminismo sostengono valori negativi, dall’aborto all’utero in affitto, alla diffusione della droga libera, all’incitamento all’omosessualità sino all’eutanasia.
Sin dal dopo guerra le Donne della DC, senza troppi clamori, propugnavano gli autentici diritti della donna come madre e lavoratrice, con mobilitazioni in parlamento e proposte di legge che hanno segnato punti fermi a favore delle donne nella nostra legislazione.
Nel corso dei decenni, sono state parecchie le esponenti politiche della Dc che hanno ricoperto ruoli di rilievo in parlamento e nel governo del paese.
Oltre a Tina Anselmi ricordiamo per averla conosciuta, la senatrice Franca Falcucci, ministro della Pubblica Istruzione che tra le altre battaglie si battè per il diritto all’insegnamento a favore degli alunni portatori di Handicap.
Non dimentichiamo di certo la senatrice Maria Elettra Martini, paladina dei principi dell’etica e della Bioetica. A conclusione del mandato parlamentare, fu eletta presidente del Comitato Nazionale di Bioetica presso la presidenza del consiglio.
Anche il Piemonte annovera significative esponenti della DC che approdarono in Parlamento o ricoprirono ruoli di rilievo e significativi nelle Istituzioni .
Ne parleremo quanto prima.