Premessa: in ogni articolo non c’è intenzione polemica, ma di osservazione propositiva.
Nello spirito dalla legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale (legge 833 del 1978) e dalla Costituzione, che sancisce la tutela della salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività e alla tutela della salute e alle cure, si chiede all’amministrazione di intervenire.
Nelle testimonianze degli operatori e rappresentanti dei malati che hanno raccontato le difficoltà della Sanità pubblica, depotenziata dalle politiche sanitarie degli ultimi decenni e conseguenti gravi ripercussioni sui pazienti, notiamo: diagnosi tardive di gravi malattie (anche oncologiche), mancate cure domiciliari, abbandono dei malati non autosufficienti che devono affrontare ricoveri privati al costo di oltre 3 mila euro mensili, liste di attesa di oltre un anno.
In Piemonte sono previste attese di 10 mesi per una prima visita dermatologica, quasi un anno e mezzo per una gastroscopia programmabile, dai 12 ai 18 mesi per un intervento alla cataratta e per una visita oculistica l’attesa è da aprile 2024 al 22 ottobre 2024, altrimenti andando a pagamento l’appuntamento è disponibile il giorno successivo.
Si richiede all’Amministrazione Cirio di invertire la rotta con provvedimenti tempestivi: assunzione di personale, garanzia delle cure e promozione di quelle sanitarie a domicilio, più finanziamenti per il servizio pubblico dagli ospedali alle strutture di riabilitazione e di lunga assistenza. Urge invertire la rotta per la spesa nella sanità privata.
Nel 2021 in Piemonte, per la spesa privata in sanità, la quota è ammontata a 2,96 miliardi di euro. Erano 2,19 nel 2016, con una crescita in quattro anni di quasi il 20%. Per evitare che la sanità pubblica piemontese collassi, onde evitare che vada in arresto cardiaco, va rianimata, intervenendo sulla carenza di organico.
Tra dirigenti, medici, infermieri etc., mancano circa 9 mila professionisti, costringendo gli stessi a fare molte ore di straordinario con turni infinitamente snervanti e la spettanza di migliaia di giornate di ferie non godute.
C’è da registrare la disponibilità del personale a svolgere prestazioni aggiuntive al di fuori dell’orario di lavoro per la copertura di turni che, altrimenti, resterebbero scoperti.
Inoltre sarebbe opportunoprevedere azioni che sostengano la promozione di stili di vita salutari, a tal proposito si potrebbe aiutare il cittadino con: promozioni, detrazioni, deduzioni e quanto previsto dalla legge per aiutare il cittadino a frequentare palestre per mantenere la forma psico-fisica.
L‘attività fisica ha effetti benefici su tutto l’organismo, mantenendo il corpo tonico, favorisce le funzioni cardiache e respiratorie, il cuore lavora meglio, il cervello è sano e stimola la concentrazione, rinforza le articolazioni, stimolando il sistema immunitario.
Fare esercizio fisico costantemente aiuta a stare meglio e stando meglio fisicamente non si pesa sul servizio sanitario nazionale.
Articolo scritto da Iaquinta Antonio