Il diritto alla vita è uno dei diritti universali e fondamentali della società. È un principio che è stato riconosciuto e protetto da numerose organizzazioni internazionali, come l’ONU, e che è stato oggetto di dibattito e discussione in molti paesi del mondo. 

La questione del diritto alla vita mettendo in rilievo la negatività stessa dell’aborto. Ma occorre innanzitutto capire cosa si intende per vita e per aborto. Il diritto alla vita è considerato un diritto fondamentale perché è una questione che riguarda la dignità e l’autonomia di ogni individuo. La vita è un valore universale e inalienabile, che è protetto dalle leggi e dai trattati internazionali, riconosciuto nell’articolo 6 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea. 

L’aborto è una questione che riguarda la vita di un feto, ma anche le libertà e le scelte delle donne. È una questione che ha suscitato e continua a suscitare un acceso dibattito e continue discussioni in ambito politico e sociale italiano, ottenendo diverse soluzioni e approcci. Tuttavia, l’aborto può avere conseguenze negative sulla salute fisica e psicologica delle donne, cicatrici indelebili. Inoltre, questo tipo di libertà personale ed egoistico, è un segno di una società che non valorizza la vita umana. 

La negatività dell’aborto 

L’aborto è spesso considerato una soluzione facile e rapida per problemi complessi, come la gravidanza indesiderata o le difficoltà economiche. Una società che non valorizza la vita umana, considerandola un mezzo per risolvere le proprie difficoltà, alimentando una cultura, quella dell’aborto, in cui la vita è vista come un bene da essere sacrificato quando è più conveniente.

Tuttavia, ci sono alcune organizzazioni internazionali che hanno espresso preoccupazioni riguardo all’aborto, come ad esempio l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Diritti Umano (UNHCR) e la Convenzione sulle Garanzie Internazionali in Materia di Leggi Penali relativa alle Offense contro la Vita Umana. Queste organizzazioni hanno sottolineato l’importanza di proteggere la vita umana e di garantire che le leggi sulla procreazione assistita e sull’aborto siano formulate in modo da rispettare i diritti umani. 

La Chiesa Cattolica considera l’aborto come un grave peccato, uno scandalo per la società. 

La posizione della Chiesa Cattolica sull’aborto è stata chiaramente espressa nella sua enciclica “Evangelium Vitae” (Il Vangelo della Vita), pubblicata nel 1995. 

Secondo la Chiesa Cattolica, l’aborto è un grave peccato, una violazione della legge naturale e divina che protegge la vita umana e viola il diritto alla vita ed alla dignità di ogni essere creato a immagine di Dio, rendendola sacra ed inalienabile.

Nel suo ultimo intervento Papa Francesco ha dichiarato che l’aborto è “un peccato mortale” e che la Chiesa Cattolica non può accettare la pratica che contribuisce ad una cultura di morte e disperazione, che ha un impatto negativo sulla formazione dei figli e sulla coesione familiare.

Piero De Ruvo
Author: Piero De Ruvo

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